Snowy Matera | #nevealsud

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In questa neve che sa di vecchie compilation, di VHS e di 1989, mi torna la voglia di guardare fuori dalla finestra e in fondo ai cassetti per cercare (e non trovare) le foto delle abbondanti nevicate della mia infanzia. Quelle di quando si stava a casa a godersi il privilegio della noia o più probabilmente si girovagava con i sacchi neri dell’immondizia sotto il culetto per lanciarsi nel vuoto da qualsiasi piano inclinato.

Tuttavia nella nostra epoca social piena di “benaltristi” e presunti nativi digitali che irrompono al grido di vergogna! vergogna! per qualsiasi cosa, non è più concesso farsi trascinare dalla meraviglia, persino dinanzi a una delle più belle e intense nevicate degli ultimi 30 anni.

Il fatalismo meridionale degli anni ’80 e ’90 secondo cui in giorni come questi ci si doveva fermare per giocare a palle di neve e fotografare manti innevati per gli album dei ricordi, ha cambiato faccia per far posto al giustizialismo populista e autoritario degli influencer del web, che pur di cercare consensi e sfogare la frustrazione delle loro vite “schermate” cominciano a odiare pubblicamente i disagi causati dalla neve, a condannare il malfunzionamento di questo e di quell’altro, a confutare le previsioni meteo e nei casi più estremi a dettare legge in materia di urbanistica e di gestione strategica delle emergenze.

Mentre i pedanti opinionisti della rete cercano di trovare pseudo soluzioni, alimentando chiavi di ricerca nel web e trending topic sui vari social a suon di imbarazzanti #strafalcioni #grammaticali in italiano e in inglese e sempre mantenendosi sul sistema tonale centro-meridionale (cantilena/lamento), io provo a camminare in questa neve decrescendo felicemente verso un’epoca tanto ingenua quanto sognatrice.

Chissà tra quanti decenni assisteremo di nuovo a questo spettacolo della natura tra i Sassi di Matera. Queste foto saranno ormai vintage e ancora una volta sarò lontanissimo da casa per cercare un destino qualunque.

Buon 2017.

Photo Gallery: Instagram @calao

Visual Storytelling: Steller @ocalao

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