In un inverno senza neve tra fiordi, isole e foreste incantevoli, ho scoperto Oslo, la città del Nord Europa dove il modernismo del design scandinavo incontra il gusto delle cose semplici. Da girare a piedi con un caffè take away tra le mani o in monopattino elettrico o con qualsiasi mezzo sia intelligente e flessibile, la capitale della Norvegia è davvero una delle fughe più dolci da regalarsi. Già conosciuta come Christiania nel secolo scorso, questa incredibile città ha ricevuto il premio di Capitale verde europea per il 2019 e si è confermata la città più sicura al mondo per automobilisti, ciclisti e pedoni con un solo incidente in tutto l’anno appena trascorso!
Opera House
Sembra sbucare dal mare ed è dal suo tetto inclinato che ogni anno comincia con i migliori auspici grazie a una splendida vista sul porto illuminato dai fuochi d’artificio.
Municipio di Oslo
Il municipio di Oslo è la sede in cui viene svolta la cerimonia della consegna del Premio Nobel per la pace.
Munch Museum – Munchmuseet
Ha la più grande collezione di opere di Edvard Munch e tra qualche mese diventerà uno dei musei più grandi al mondo tra quelli dedicati a un singolo artista, il più grande di tutti i tempi della cultura norvegese. Infatti si sposterà dalla primavera 2020 in una splendida struttura che dominerà il “waterfront” della città.
Akershus
Una fortezza medievale da cui ammirare il mare e immaginare antiche rotte, aurore lontane ed epoche diverse. Un baluardo che ha difeso la città in più occasioni nel corso dei secoli.
Bygdøy
Una penisola situata nella parte occidentale di Oslo puntellata di casette deliziose, di parchi sconfinati e di alcuni dei musei più interessanti della città.
Il Fiordo di Oslo
Lasciando la baia in barca ci si lascia alle spalle Oslo per arrivare tra un’isola e l’altra nel fiordo di Oslo. Una fuga nella fuga per godersi tutto quello che di grandioso la natura ha concesso a questo straordinario Paese!
Vigeland Park
Una splendida area verde che ospita un’esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere di Gustav Vigeland.
Cafe Cathedral


